A cosa serve lo zinco?
Lo zinco è un minerale che Assunto in quantità minime, aiuta a garantirsi il benessere di tutto l’organismo. Il suo fabbisogno quotidiano, infatti, è di appena 15 milligrammi negli uomini e 8-12 milligrammi nelle donne ed è importante assumere tali quantità per assicurarsi il corretto funzionamento di diversi ormoni e processi vitali.
Ma approfondiamo insieme quel che si sa su questo minerale.
Perché lo zinco è importante?
Lo zinco è presente in molti enzimi e proteine che prendono parte a diverse attività fondamentali per il corpo umano, tra cui:
- il metabolismo della vitamina A;
- le funzioni immunitarie;
- la sintesi delle proteine;
- il metabolismo degli acidi grassi e dei carboidrati;
- il rimarginarsi delle ferite;
- il benessere cutaneo;
- il corretto funzionamento degli organi genitali.
È utile anche per diversi processi di sintesi proteica, oltre che per combattere l’azione dei radicali liberi e per la corretta produzione di insulina. Funge da regolatore nelle funzioni dell’ormone della crescita e, negli uomini, è essenziale per una buona produzione di testosterone mentre, nel gentil sesso, regola la produzione degli estrogeni.
Lo zinco è un minerale molto utile per supportare i sensi, la memoria e tutto il sistema nervoso centrale: è infatti noto anche come minerale antistress. A livello cutaneo rinforza il derma e favorisce la guarigione delle ferite, ed è utile come coadiuvante delle terapie contro acne, eczemi o dermatiti, dato che corrobora la produzione di collagene.
Assumere zinco nelle giuste dosi aiuta anche a tenere sotto controllo il colesterolo e, dato che prende parte nella produzione dell’insulina, è essenziale per avere un buon metabolismo energetico.
In quali alimenti si trova lo Zinco?
Lo zinco si trova in dosi abbondanti in carne, uova e pesce e in buona parte degli alimenti di origine animale. Tra gli alimenti vegetali, lo si trova in quantità maggiori nei cereali, nello specifico nei legumi, nella frutta secca, nel grano e nei semi di girasole e di zucca.
Negli alimenti di origine vegetale la sua disponibilità è più limitata, in quanto relativa alla concentrazione di zinco presente nel terreno dove essi sono stati coltivati, senza dimenticare che alcuni vegetali contengono fitati e fibre, che possono limitarne l’assorbimento. In caso di dieta vegetariana, il nostro consiglio è di associare l’assunzione di tali alimenti con cibi fermentati, per far salire la biodisponibilità di zinco.
Lo zinco e la sfera sessuale
Come accennato, lo zinco è implicato nei processi che portano alla riproduzione e, in generale, è essenziale per la fertilità, dato che è capace di influenzare l’ovulazione nella donna e di mantenere l’equilibrio nei livelli di testosterone negli uomini. Infatti, eventuali carenze di zinco possono alterare la produzione di sperma e, nello specifico, ridurre il numero di spermatozoi prodotti, causando infertilità.
Cosa succede in caso di carenza di zinco?
Data la sua presenza in diversi alimenti, l’eventualità di carenze è spesso legata a un malfunzionamento dei meccanismi deputati al suo assorbimento. In alcuni casi, può essere indicato assumere un integratore di zinco, come in gravidanza, quando vi è un aumentato fabbisogno, anche se raccomandiamo sempre un consulto medico prima di farlo.
Una carenza di zinco può essere episodio più comune nei soggetti che soffrono di diabete, di alcolismo oppure di malattie ai reni e al fegato. Tra i sintomi della carenza di zinco, c’è la perdita dell’appetito, cui si susseguono stanchezza e irritabilità, oltre che senso del gusto e dell’olfatto alterati e comparsa di eruzioni cutanee.
Nel caso di carenza in gravidanza, le conseguenze possono interessare anche lo sviluppo del nascituro e possono causare nanismo. Se la carenza è elevata, inoltre, può portare a ipogonadismo severo, ossia un malfunzionamento di ovaie e testicoli, che porta a infertilità.
Ci teniamo a ricordare che gli eccessi di Zinco sono spesso dovuti ad abuso di integratori: assumere zinco in quantità eccessive, può portare a sintomi come anemia, affaticamento nausea e vertigini. Se reiterato, l’eccesso può alterare anche il metabolismo del ferro e del rame, inficiando la salute di globuli rossi e bianchi, indebolendo il sistema immunitario, ma anche riducendo le quantità di colesterolo buono presenti nel corpo. Una conseguenza che potrebbe gravare sul corretto funzionamento di cuore e pancreas.
Se vuoi approfondire l’argomento oppure porre qualche domanda, contattaci. Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.
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