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Scabbia: cos'è e come combatterla con la permetrina | FarmaciaGaudiana.it

Scabbia: cos'è e come combatterla con la permetrina

INDICE:

Questo articolo è stato corretto e revisionato dal Dottor Carmine Pezzullo

Che cos’è la scabbia e perchè se ne parla?

La scabbia è una malattia cutanea contagiosa causata da un minuscolo parassita, l’acaro Sarcoptes scabiei. Nonostante sia nota da secoli, negli ultimi anni si è tornato a parlare di scabbia per via del crescente numero di casi segnalati in comunità scolastiche, strutture sanitarie e contesti in cui la vicinanza tra persone favorisce il contagio. La sua diffusione non è legata a scarsa igiene personale, come spesso si pensa, ma alla facilità con cui l’acaro si trasmette attraverso il contatto diretto o indiretto. La malattia provoca prurito intenso, specialmente di notte, e la comparsa di lesioni cutanee che possono infettarsi se grattate. Questo non solo compromette la qualità della vita di chi ne soffre, ma crea anche problemi di sanità pubblica, poiché spesso sono necessarie misure di controllo e trattamenti estesi a interi nuclei familiari o comunità. Comprendere cos’è la scabbia, come si trasmette e quali siano le cure più efficaci è fondamentale per prevenire focolai e trattare correttamente i pazienti, evitando reinfezioni e riducendo lo stigma che ancora accompagna questa patologia.

Come si trasmette la scabbia?

La scabbia si diffonde principalmente attraverso il contatto diretto e prolungato con la pelle di una persona infetta, come avviene tra partner, familiari o durante la condivisione del letto. In alcuni casi, il contagio può avvenire anche per via indiretta, tramite oggetti contaminati come lenzuola, asciugamani o indumenti, se usati subito dopo da un malato. L’acaro responsabile, invisibile a occhio nudo, scava minuscole gallerie sotto la pelle, dove depone le uova e causa una reazione infiammatoria che scatena il prurito tipico. La rapidità della trasmissione rende particolarmente a rischio le comunità chiuse, come scuole, carceri o case di riposo.

La permetrina come rimedio per curare la scabbia

Il trattamento di prima scelta contro la scabbia è la permetrina in crema al 5%. Questo farmaco, appartenente alla classe dei piretroidi, agisce paralizzando e uccidendo l’acaro responsabile e le sue larve. La crema viene applicata su tutta la superficie corporea, dal collo in giù (nei bambini piccoli anche sul cuoio capelluto), lasciata agire per diverse ore e poi rimossa con un lavaggio accurato. Spesso è necessario ripetere l’applicazione dopo una settimana per eliminare eventuali acari sopravvissuti o nuove larve. È fondamentale trattare contemporaneamente tutti i conviventi e lavare in acqua calda vestiti, lenzuola e asciugamani per prevenire reinfezioni. La permetrina è generalmente ben tollerata e rappresenta la terapia più efficace e sicura disponibile oggi, rendendo possibile la completa guarigione se usata correttamente.

Che cos'è la permetrina e a cosa serve?

La permetrina è un farmaco appartenente alla classe dei piretroidi sintetici, sostanze derivate da composti naturali presenti nei fiori di crisantemo. Viene utilizzata come antiparassitario ad ampio spettro ed è disponibile in diverse formulazioni: creme dermatologiche, lozioni per capelli e prodotti per uso veterinario. In campo medico umano, la sua principale indicazione è il trattamento della scabbia e della pediculosi (pidocchi), due infestazioni cutanee comuni e altamente contagiose. La permetrina agisce in modo selettivo sugli insetti e acari, risultando efficace e generalmente sicura per l’uomo se usata secondo le indicazioni del medico.

Permetrina per la scabbia: come funziona?

Contro la scabbia, la permetrina si applica in crema al 5% su tutto il corpo (dal collo in giù, estendendosi anche al cuoio capelluto nei bambini piccoli). Il farmaco penetra negli strati superficiali della pelle e raggiunge l’acaro Sarcoptes scabiei, bloccandone i canali del sodio e causando paralisi e morte del parassita e delle sue larve. Per garantire l’eradicazione, la crema deve restare sulla pelle per 8–12 ore prima di essere lavata via. Spesso il trattamento viene ripetuto dopo 7 giorni per eliminare eventuali acari sopravvissuti o nati da uova non ancora schiuse. È importante che anche i conviventi siano trattati simultaneamente per evitare reinfezioni.

Gli effetti collaterali della permetrina

La permetrina è considerata sicura e ben tollerata, ma può causare alcuni effetti indesiderati. I più comuni sono arrossamento, bruciore o prurito nella zona di applicazione, che solitamente si risolvono spontaneamente. In alcuni casi può verificarsi secchezza cutanea o la comparsa temporanea di eruzioni simili a quelle della scabbia, dovute alla reazione del corpo agli acari morti. Le reazioni allergiche sono rare, ma vanno segnalate subito al medico se compaiono gonfiore, difficoltà respiratorie o orticaria diffusa. La permetrina non è raccomandata nei neonati al di sotto dei 2 mesi di età, salvo diversa indicazione medica.

Modalità di utilizzo della permetrina

Ecco le principali modalità di utilizzo della permetrina nel trattamento della scabbia:

Applicazione:
  • Stendere la crema in uno strato sottile su tutto il corpo dal collo in giù, comprese mani, piedi, spazi tra le dita, pieghe cutanee e zone genitali.
  • Nei bambini piccoli e nei neonati (sopra i 2 mesi), è consigliato applicarla anche sul cuoio capelluto, fronte, tempie e dietro le orecchie.
Tempo di posa: la crema deve restare sulla pelle per 8–12 ore consecutive (generalmente durante la notte).
Rimozione: lavare accuratamente la pelle con acqua e sapone al termine del tempo indicato.
Ripetizione: il trattamento viene spesso ripetuto dopo 7 giorni per eliminare eventuali acari sopravvissuti o nuove larve.
Trattamento dei conviventi: tutte le persone che vivono nella stessa casa o che hanno avuto contatti stretti devono essere trattate contemporaneamente, anche se asintomatiche.
Igiene ambientale: biancheria, vestiti e asciugamani usati nei 3 giorni precedenti vanno lavati in acqua calda (≥ 60°C) o sigillati in un sacco per almeno 72 ore.

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Come trattare la scabbia in modo efficace

Per trattare la scabbia in modo efficace è importante seguire una strategia completa che combini terapia farmacologica e misure igieniche ambientali, così da ridurre il rischio di reinfezione:

1. Trattamento farmacologico
Permetrina crema al 5% → è il farmaco di prima scelta.
Alternative (in caso di allergia o mancata risposta):
  • Ivermectina orale (sotto prescrizione medica, utile in forme resistenti o in comunità).
  • Benzil benzoato o zolfo precipiato in crema (meno usati ma ancora disponibili in alcune situazioni).

2. Trattamento dei conviventi e dei contatti
Tutti i membri della famiglia o persone a stretto contatto devono essere trattati contemporaneamente, anche se non hanno sintomi.
Questo riduce drasticamente il rischio di trasmissione continua.

3. Misure igieniche ambientali
Lavare in acqua calda (≥60 °C) indumenti, asciugamani e lenzuola usati nei 3 giorni precedenti.
Sigillare in sacchi di plastica per almeno 72 ore ciò che non può essere lavato.
Passare l’aspirapolvere su divani, poltrone e tappeti.

4. Controllo dei sintomi
Il prurito può persistere anche per 2–3 settimane dopo il trattamento: non significa fallimento, ma reazione infiammatoria residua.
Si possono usare antistaminici o creme lenitive (su consiglio medico) per alleviare il fastidio.

Tempi di guarigione e prevenzione


Tempi di guarigione della scabbia
  • Dopo il trattamento con permetrina: gli acari vengono eliminati in genere entro pochi giorni.
  • Sintomi residui: il prurito e le lesioni cutanee possono persistere per 2–3 settimane, anche se la terapia ha avuto successo. Questo è dovuto alla reazione della pelle agli acari morti e non significa che l’infestazione sia ancora attiva.
  • Guarigione completa: la pelle torna normale progressivamente, con miglioramento del prurito e delle eruzioni.
  • Fallimento terapeutico: se i sintomi peggiorano o non migliorano dopo 3–4 settimane, è necessario rivalutare la terapia con il medico (possibile reinfezione o resistenza).

Prevenzione della scabbia
1. Trattare tempestivamente i casi accertati per evitare focolai in famiglia o comunità.
2. Terapia simultanea dei contatti stretti (familiari, partner, coinquilini), anche se asintomatici.
3. Igiene ambientale:
  • Lavare biancheria, indumenti e asciugamani usati nei 3 giorni precedenti a ≥60 °C.
  • Sigillare per 72 ore in sacchi chiusi gli oggetti non lavabili.
  • Aspirare divani, materassi e tappeti.
4. Educazione sanitaria: spiegare che la scabbia non è legata alla scarsa igiene personale, ma al contatto diretto o indiretto con persone infette.
5. Monitoraggio: controllare la comparsa di sintomi nei contatti per almeno 4–6 settimane.

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