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Dorsalgia: sintomi e rimedi | Farmacia Gaudiana

Dorsalgia: sintomi e rimedi (e quando preoccuparsi)

INDICE:


Questo articolo è stato corretto e revisionato dalla Dottoressa Rosa Orlando

Cos’è la dorsalgia? 

La dorsalgia è un termine medico che indica un dolore localizzato nella regione dorsale della colonna vertebrale, ossia nella parte centrale della schiena, compresa tra la zona cervicale (collo) e quella lombare (parte bassa della schiena). In termini anatomici, questa area corrisponde al tratto toracico della colonna vertebrale, formato da dodici vertebre (T1-T12) che si articolano con le costole e costituiscono una parte strutturalmente rigida e stabile del rachide. La sua funzione principale è quella di proteggere gli organi interni del torace — come cuore e polmoni — e di contribuire alla stabilità complessiva del tronco.
Dal punto di vista biomeccanico, la regione dorsale è meno mobile rispetto ad altre porzioni della colonna, come quella cervicale o lombare, a causa della presenza delle articolazioni costovertebrali che collegano le vertebre alle costole. Questa caratteristica conferisce al tratto dorsale una notevole resistenza e un ruolo fondamentale nel mantenimento della postura e nell’assorbimento delle forze durante i movimenti del corpo. Tuttavia, la sua rigidità strutturale può anche renderla suscettibile a tensioni e sovraccarichi, specialmente quando vengono mantenute posizioni scorrette per periodi prolungati o si verificano squilibri muscolari tra la parte anteriore e posteriore del tronco.
Dal punto di vista funzionale, la dorsalgia può essere considerata un segnale di alterazione dell’equilibrio meccanico o funzionale della colonna vertebrale. Essa può riflettere modificazioni nei rapporti articolari, muscolari o fasciali, e può essere legata anche a fattori posturali, professionali o psicologici. La regione dorsale rappresenta, infatti, un punto di convergenza tra diversi sistemi: il sistema muscoloscheletrico, quello nervoso e quello respiratorio. Ogni variazione nel funzionamento di questi sistemi può influire sulla stabilità e sull’efficienza del rachide toracico.

Sintomi della dorsalgia

I sintomi della dorsalgia possono variare notevolmente in base alla causa, alla gravità del problema e alle strutture coinvolte (muscoli, articolazioni vertebrali, nervi o legamenti). In generale, il disturbo si manifesta come una sensazione di dolore o fastidio localizzato nella parte centrale della schiena, tra le scapole o lungo la colonna toracica, ma può anche irradiarsi ad aree vicine.
Ecco i principali sintomi associati alla dorsalgia:

  • Dolore localizzato nella regione dorsale – È il sintomo più caratteristico. Può essere percepito come un dolore sordo, continuo, oppure come fitte o bruciori. Spesso il dolore aumenta con determinati movimenti, posture prolungate o dopo sforzi fisici.
  • Rigidità muscolare – Molte persone riferiscono una sensazione di tensione o contrattura nella parte media della schiena, che può limitare la libertà di movimento, rendendo difficoltose azioni come ruotare il busto o piegarsi.
  • Dolore irradiato – In alcuni casi, il dolore può estendersi verso il torace, le spalle o i fianchi. Quando i nervi intercostali (che decorrono tra le costole) vengono coinvolti, si può percepire una sensazione dolorosa che segue il decorso di una o più costole, talvolta confondibile con un dolore toracico di altra origine.
  • Dolore legato alla respirazione – Poiché la regione dorsale è strettamente connessa alla gabbia toracica, il dolore può accentuarsi durante atti respiratori profondi o durante i movimenti del torace.
  • Formicolii o intorpidimento – Se sono coinvolte strutture nervose, possono comparire alterazioni della sensibilità, come parestesie (formicolii) o sensazioni di intorpidimento nella schiena o nel torace.
  • Sensazione di affaticamento o pesantezza – La dorsalgia cronica può essere accompagnata da una sensazione di stanchezza muscolare, che peggiora con la posizione seduta prolungata o con attività fisiche ripetitive.
  • Difficoltà posturali – Alcuni soggetti notano un cambiamento nella postura, come una maggiore curvatura dorsale o una difficoltà nel mantenere il busto eretto per lunghi periodi.

In sintesi, i sintomi della dorsalgia possono andare da un semplice fastidio localizzato a un dolore diffuso e persistente che limita le normali attività quotidiane. L’intensità e la natura del dolore offrono spesso indicazioni utili per comprendere la causa del problema e orientare una corretta valutazione clinica.

Dorsalgia acuta e dorsalgia interscapolare

La dorsalgia acuta e la dorsalgia interscapolare sono due condizioni che interessano la regione dorsale della colonna vertebrale, ma si differenziano per localizzazione, durata e caratteristiche del dolore. Comprendere queste differenze è importante per individuare il tipo di disturbo e la sua possibile origine.

Dorsalgia acuta
La dorsalgia acuta è un episodio di dolore improvviso e temporaneo che interessa la parte centrale della schiena, in corrispondenza del tratto toracico della colonna vertebrale.

  • Durata: generalmente inferiore a 4-6 settimane.
  • Origine: può derivare da un movimento brusco, un sovraccarico muscolare, una postura scorretta mantenuta a lungo, o un trauma minore.
  • Caratteristiche: il dolore compare in modo repentino, può essere intenso, ma tende a ridursi gradualmente con il riposo e la risoluzione del fattore scatenante.
  • Distribuzione del dolore: non sempre è localizzata in un punto preciso; può estendersi a un’area ampia del dorso o coinvolgere entrambi i lati della colonna.
  • Evoluzione: nella maggior parte dei casi è transitoria e non comporta danni strutturali permanenti; tuttavia, se trascurata, può evolvere in una forma cronica.
In sintesi, la dorsalgia acuta rappresenta una condizione temporanea legata a un episodio isolato o a uno stress meccanico momentaneo della colonna dorsale.

Dorsalgia interscapolare
La dorsalgia interscapolare, invece, è una forma localizzata di dolore che interessa la zona tra le scapole, ossia la parte superiore del tratto dorsale.

  • Localizzazione: compresa tra le vertebre toraciche superiori e medie (T1-T7), nella regione centrale della schiena.
  • Origine: spesso associata a tensioni muscolari, squilibri posturali (come la posizione seduta prolungata davanti al computer), o sovraccarichi dei muscoli paravertebrali e scapolari.
  • Caratteristiche: il dolore è di tipo più circoscritto e profondo, a volte accompagnato da sensazioni di rigidità, pesantezza o bruciore localizzato tra le scapole.
  • Evoluzione: può essere acuta o cronica, ma tende a recidivare se non si correggono i fattori posturali o funzionali che la provocano.
In sintesi

  1. Dorsalgia acuta → indica la durata e la natura improvvisa del dolore, indipendentemente dalla zona precisa del dorso.
  2. Dorsalgia interscapolare → indica la localizzazione del dolore, nella zona tra le scapole, e può essere acuta o cronica.


dorsalgia acuta


Differenze tra dorsalgia e lombalgia

La dorsalgia e la lombalgia sono due disturbi che interessano la colonna vertebrale, ma si distinguono principalmente per la localizzazione del dolore, le strutture anatomiche coinvolte e le cause più frequenti. Entrambe rappresentano forme di “mal di schiena”, tuttavia colpiscono zone differenti e si manifestano con caratteristiche diverse.

Localizzazione anatomica
  • Dorsalgia: Il dolore è situato nella parte centrale della schiena, ossia nel tratto dorsale o toracico della colonna vertebrale, compreso tra la base del collo e la regione lombare. Questa zona è costituita da dodici vertebre toraciche (T1-T12) che si articolano con le costole e contribuiscono alla formazione della gabbia toracica.
  • Lombalgia: Il dolore interessa la parte inferiore della schiena, cioè il tratto lombare, formato da cinque vertebre (L1-L5) situate tra la regione toracica e il bacino. È la forma di mal di schiena più comune nella popolazione, poiché questa zona è soggetta a carichi meccanici elevati e a grande mobilità.
Funzione e biomeccanica
  • Dorsale: il tratto toracico ha una funzione prevalentemente stabilizzatrice. È meno mobile rispetto alle altre regioni della colonna, perché collegato alla gabbia toracica. Questo lo rende più rigido, ma anche più protetto da movimenti eccessivi.
  • Lombare: il tratto lombare è invece molto più flessibile e mobile, permettendo piegamenti, estensioni e torsioni del tronco. Di conseguenza, è anche più soggetto a sovraccarichi e degenerazioni articolari o discali.
Cause principali
  • Dorsalgia: può derivare da tensioni muscolari, posture scorrette, movimenti ripetitivi del tronco o squilibri tra i muscoli della schiena e quelli anteriori (come i pettorali). Talvolta può essere correlata anche a disfunzioni costali o respiratorie.
  • Lombalgia: è spesso legata a sovraccarichi funzionali, problemi discali (come protrusioni o ernie), artrosi vertebrale, o squilibri posturali che coinvolgono anche il bacino e gli arti inferiori.


AspettoDorsalgiaLombalgia
Zona interessataParte media della schiena (vertebre toraciche)Parte bassa della schiena (vertebre lombari)
MobilitàLimitata, per la presenza delle costoleElevata, più soggetta a stress meccanico
Funzione principaleStabilità e protezione del toraceFlessibilità e sostegno del corpo
Cause frequentiPostura scorretta, tensioni muscolari, rigidità toracicaSforzi fisici, ernie, sovraccarichi, artrosi
FrequenzaMeno comuneMolto comune


Le cause principali della dorsalgia

Le cause della dorsalgia possono essere molteplici e spesso derivano da una combinazione di fattori posturali, muscolari e funzionali che compromettono l’equilibrio del tratto dorsale della colonna vertebrale. Questa regione, situata tra il collo e la parte lombare, è una zona di transizione importante e, se sottoposta a tensioni prolungate o a sovraccarichi, può sviluppare dolore e rigidità.

Le cause frequenti 

Le cause più comuni sono legate a errate abitudini quotidiane o a sovraccarichi muscolari, spesso di origine posturale o meccanica:

  • Postura scorretta: È la causa più diffusa. Mantenere per lungo tempo posizioni scorrette — ad esempio davanti al computer, alla scrivania o alla guida — può alterare l’allineamento naturale della colonna vertebrale. Ciò comporta un eccessivo stress sui muscoli dorsali e sulle articolazioni toraciche, provocando tensione e dolore.
  • Contratture e squilibri muscolari: Un indebolimento dei muscoli della schiena e un’eccessiva tensione di quelli anteriori (come i pettorali) possono generare uno squilibrio che modifica la postura e sovraccarica la regione dorsale. Anche attività fisiche intense o movimenti ripetitivi del tronco possono causare contratture o rigidità muscolare.
  • Stress muscolare e affaticamento: Lo stress, fisico o psicologico, può determinare un aumento del tono muscolare, specialmente nella zona tra le scapole. Questo provoca un irrigidimento costante dei muscoli paravertebrali, trapezi e romboidi, con conseguente dolore e sensazione di pesantezza nella parte media della schiena.

Altre cause della dorsalgia

Oltre ai fattori posturali e muscolari, la dorsalgia può dipendere anche da condizioni strutturali, articolari o sistemiche, meno frequenti ma comunque rilevanti:

  • Alterazioni vertebrali o discali: Degenerazioni articolari (artrosi dorsale), scoliosi, cifosi o protrusioni discali toraciche possono alterare la meccanica del rachide, provocando dolore e infiammazione.
  • Disfunzioni costovertebrali: Poiché le vertebre toraciche si articolano con le costole, una perdita di mobilità in queste articolazioni può generare dolore localizzato o irradiato lungo il torace.
  • Traumi o microtraumi ripetuti: Cadute, colpi diretti, o movimenti bruschi possono danneggiare muscoli, legamenti o articolazioni della zona dorsale, causando dolore acuto o cronico.
  • Fattori viscerali o riflessi: In alcuni casi, disturbi di organi interni (come cuore, polmoni o stomaco) possono manifestarsi con dolore riferito nella regione dorsale, a causa di connessioni nervose tra organi e colonna toracica.
  • Stress e tensione emotiva: Le emozioni e lo stress cronico possono influire sul tono muscolare e sulla postura, generando tensioni persistenti nella parte media della schiena.

Rimedi per combattere la dorsalgia: cosa fare e cosa prendere

Affrontare la dorsalgia in modo efficace significa agire su più fronti: alleviare il dolore, rilassare la muscolatura e correggere le abitudini posturali che possono aver contribuito al problema. In generale, il trattamento della dorsalgia si basa su una combinazione di movimento controllato, terapie fisiche e, se necessario, supporto farmacologico. L’obiettivo principale è ristabilire la mobilità del tratto dorsale, ridurre la tensione muscolare e prevenire recidive attraverso comportamenti corretti nella vita quotidiana.

Massaggi ed esercizi leggeri 

Uno dei rimedi più utili per la dorsalgia è rappresentato dai massaggi decontratturanti, che favoriscono il rilascio delle tensioni muscolari e migliorano la circolazione nella zona dorsale. Trattamenti eseguiti da un fisioterapista o un massoterapista qualificato possono aiutare a sciogliere le contratture, ridurre la rigidità e migliorare la postura.
Accanto al massaggio, risultano molto efficaci esercizi leggeri di stretching e mobilità. Questi movimenti, eseguiti con gradualità e regolarità, favoriscono l’allungamento dei muscoli dorsali e migliorano la flessibilità della colonna. Tra gli esercizi più indicati:

  1. Rotazioni e flessioni del busto eseguite lentamente, per riattivare la mobilità vertebrale.
  2. Allungamenti scapolari, come il movimento “gatto-mucca” tipico dello yoga.
  3. Esercizi di respirazione profonda, che favoriscono il rilassamento della muscolatura intercostale e migliorano la postura toracica.

Anche brevi pause attive durante il lavoro sedentario possono prevenire l’irrigidimento della schiena: bastano pochi minuti ogni ora per muovere il busto e distendere la colonna.

Farmaci e integratori per alleviare il dolore

Il trattamento farmacologico della dorsalgia ha l’obiettivo principale di ridurre il dolore e l’infiammazione, permettendo al paziente di recuperare più rapidamente la funzionalità della schiena e di eseguire gli esercizi di riabilitazione con maggiore efficacia. Tuttavia, è importante ricordare che i farmaci non eliminano la causa del problema, ma agiscono solo sui sintomi; per questo motivo vanno utilizzati in modo mirato e per periodi limitati, sempre sotto controllo medico.

Farmaci più utilizzati
  • Analgesici (antidolorifici): Sono indicati nelle fasi iniziali, quando il dolore è intenso. I più comuni sono a base di paracetamolo, utile per alleviare il dolore lieve o moderato senza effetti gastrointestinali significativi.
  • Antinfiammatori non steroidei (FANS): Farmaci come ibuprofene, naprossene, diclofenac o ketoprofene riducono sia il dolore che l’infiammazione muscolare o articolare. Possono essere assunti per via orale o applicati localmente sotto forma di gel o cerotti medicati. L’uso prolungato, però, deve essere valutato attentamente, poiché può causare effetti collaterali a livello gastrico o renale.
  • Miorilassanti: Quando la dorsalgia è associata a contratture muscolari, il medico può prescrivere farmaci che favoriscono il rilassamento dei muscoli, come tiocolchicoside o ciclobenzaprina. Questi agiscono riducendo la tensione e migliorando la mobilità del tratto dorsale, ma devono essere utilizzati per brevi periodi per evitare sonnolenza o altri effetti collaterali.
  • Terapie locali: In alcune situazioni, il dolore può essere trattato anche con cerotti a base di antinfiammatori, pomate lenitive o trattamenti fisioterapici con calore (termoterapia), che aiutano a rilassare la muscolatura e migliorare la circolazione nella zona interessata.

Integratori utili nella dorsalgia
Gli integratori alimentari possono rappresentare un valido supporto naturale nel trattamento e nella prevenzione della dorsalgia, soprattutto se il dolore è legato a stress muscolare, infiammazione o carenze nutrizionali. Pur non sostituendo i farmaci, possono migliorare la funzionalità muscolare e favorire il recupero.

  • Magnesio e Potassio: Sono minerali fondamentali per la funzione muscolare e nervosa. Il magnesio aiuta a ridurre i crampi e la tensione muscolare, mentre il potassio contribuisce al corretto equilibrio elettrolitico e alla trasmissione nervosa.
  • Vitamina D e Calcio: Svolgono un ruolo essenziale nella salute delle ossa e delle articolazioni. Livelli adeguati di vitamina D favoriscono l’assorbimento del calcio e migliorano la resistenza del tessuto osseo, riducendo il rischio di dolori vertebrali legati a indebolimento scheletrico.
  • Omega-3: Gli acidi grassi omega-3 (EPA e DHA), contenuti nel pesce azzurro o negli integratori di olio di pesce, possiedono proprietà antinfiammatorie naturali, che aiutano a contrastare il dolore muscolare e articolare cronico.
  • Curcuma e Boswellia: Queste sostanze di origine vegetale sono note per la loro azione antinfiammatoria e antiossidante. Possono contribuire a ridurre la rigidità e migliorare la funzionalità muscolare, soprattutto in casi di infiammazione lieve o persistente.
  • Collagene, acido ialuronico e vitamina C: Supportano la salute dei tessuti connettivi, come legamenti e dischi intervertebrali, migliorando l’elasticità e la resistenza della colonna vertebrale.

Posizioni utili per dormire con la dorsalgia

Il modo in cui si dorme influisce notevolmente sul benessere della colonna dorsale. Una postura errata durante il sonno può aumentare le tensioni muscolari e peggiorare il dolore, mentre una posizione corretta favorisce il rilassamento e il recupero.
Le posizioni più consigliate sono:

  1. Supina (a pancia in su): con un piccolo cuscino sotto le ginocchia per mantenere la curvatura naturale della schiena.
  2. Laterale (sul fianco): con un cuscino tra le ginocchia e uno sotto la testa che mantenga l’allineamento del collo e della colonna.
  3. Evitare la posizione prona (a pancia in giù), perché tende a inarcare la schiena e a comprimere la zona dorsale e cervicale.
Anche il materasso e il cuscino giocano un ruolo importante: dovrebbero essere di media rigidità, in grado di sostenere il corpo senza creare punti di pressione eccessiva.
  • 06/ 11/ 2025
  • Categoria: Salute
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