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Bronchite nei bambini: come riconoscerla e curarla

Bronchite nei bambini: come riconoscerla e curarla

INDICE:


Questo articolo è stato corretto e revisionato dalla Dottoressa Rosa Orlando

Come riconoscere la bronchite nei bambini: sintomi

La bronchite è un’infiammazione delle vie aeree, in particolare dei bronchi, i condotti che trasportano l’aria da e verso i polmoni. Questo processo infiammatorio può essere scatenato da vari fattori, tra cui infezioni virali, batteriche, o esposizione a sostanze irritanti come il fumo e l’inquinamento. Esistono due forme principali di bronchite: acuta e cronica. La bronchite acuta è temporanea e spesso si risolve spontaneamente dopo alcune settimane, mentre quella cronica è una condizione persistente che tende a ripresentarsi o a durare a lungo, soprattutto nei fumatori e in chi è esposto a lungo termine a irritanti ambientali. L'infiammazione provoca un aumento della produzione di muco nei bronchi, rendendo più difficile il passaggio dell’aria e influenzando la funzionalità respiratoria.
Nei bambini, la bronchite si presenta con sintomi che possono variare a seconda dell’età e della gravità dell’infiammazione. Tra i segnali principali:

  • Tosse persistente: La tosse è spesso secca all’inizio e può diventare più produttiva (con catarro) con il passare dei giorni.
  • Respiro sibilante: Un suono simile a un fischio durante la respirazione, dovuto all’irritazione e al restringimento delle vie aeree.
  • Difficoltà respiratoria: Si può osservare un respiro accelerato o affannoso, con un movimento evidente del torace.
  • Affaticamento: Il bambino può sembrare più stanco del solito e potrebbe avere meno energia per giocare o svolgere attività quotidiane.
  • Febbre leggera: Non sempre presente, ma possibile soprattutto nei casi di bronchite causata da un’infezione virale.
  • Malessere generale: Dolori muscolari, mal di testa e irritabilità possono accompagnare i sintomi respiratori.
In presenza di questi sintomi, soprattutto se persistono per più giorni, è importante consultare un medico per una diagnosi accurata.

Bronchite nei bambini: quanto dura?

La durata della bronchite nei bambini dipende dal tipo e dalla gravità dell'infezione. La bronchite acuta – generalmente causata da virus – tende a risolversi entro 7-10 giorni, anche se la tosse può persistere per 2-3 settimane, poiché le vie respiratorie impiegano più tempo a guarire completamente.
Nei casi più complessi o in presenza di bronchite batterica (meno comune nei bambini), potrebbe essere necessario un trattamento antibiotico, e i tempi di recupero possono estendersi a 2-3 settimane.
Se un bambino soffre di bronchite cronica o presenta episodi frequenti, i sintomi possono durare per mesi o ripresentarsi con regolarità. In tali casi, è importante monitorare la situazione e consultare un medico, poiché episodi di bronchite ricorrente possono essere segnale di altre condizioni respiratorie, come l'asma o allergie.

La bronchite è contagiosa nei bambini?

La bronchite nei bambini può essere contagiosa, ma dipende dal tipo e dalla causa dell'infiammazione. La forma più comune è la bronchite acuta, spesso provocata da virus come quelli del raffreddore o dell'influenza. In questi casi, la bronchite è contagiosa perché i virus si diffondono facilmente attraverso le goccioline respiratorie emesse quando il bambino tossisce, starnutisce o parla. I virus possono anche sopravvivere sulle superfici, per cui toccare oggetti contaminati e poi portare le mani alla bocca o al naso può trasmettere l'infezione.
Il periodo di contagio dura solitamente fino a quando persistono i sintomi, specialmente nei primi giorni in cui la carica virale è maggiore. Per prevenire la trasmissione, è consigliabile seguire le buone pratiche igieniche: lavarsi spesso le mani, evitare il contatto stretto con altre persone e coprire naso e bocca durante tosse o starnuti.
Diversamente, la bronchite cronica non è causata da infezioni virali o batteriche, ma da fattori irritanti come fumo o allergie. Pertanto, non è contagiosa. 




Bronchite nei bambini: si può uscire?

In caso di bronchite nei bambini, l'uscita è possibile, ma va valutata con attenzione in base ai sintomi e alla fase della malattia. Se il bambino ha febbre, tosse intensa o si sente particolarmente stanco, è meglio farlo riposare in casa per consentire una guarigione più rapida e ridurre il rischio di complicazioni o di contagio, se la bronchite è virale.
Quando il bambino mostra miglioramenti, ha energia e la febbre è scomparsa da almeno 24 ore, una breve uscita all'aria aperta può essere benefica, poiché l'aria fresca aiuta a mantenere le vie respiratorie umide, riducendo irritazione e infiammazione. Tuttavia, è importante evitare luoghi affollati per prevenire la diffusione di eventuali agenti infettivi ad altri bambini o a persone vulnerabili.
Si consiglia di scegliere ambienti tranquilli e senza smog, poiché l'inquinamento può irritare ulteriormente i bronchi e rallentare la guarigione. Inoltre, è meglio coprire il bambino adeguatamente per evitare sbalzi di temperatura.

Come curare la bronchite nei bambini?

La cura della bronchite nei bambini dipende dalla causa (virale o batterica) e dalla gravità dei sintomi. Ecco le misure più comuni:

  • Riposo: È fondamentale per permettere al sistema immunitario di combattere l’infiammazione. Evitare attività intense e assicurarsi che il bambino riposi a sufficienza.
  • Idratazione: L’acqua e altri liquidi (come tisane tiepide o brodo) aiutano a mantenere le vie respiratorie idratate, riducendo la densità del muco e facilitando la respirazione.
  • Umidificare l’ambiente: Utilizzare un umidificatore in casa, soprattutto durante la notte, può alleviare la tosse e migliorare la respirazione, mantenendo l'aria meno secca.
  • Sedativi naturali della tosse: Su consiglio del pediatra, si possono usare rimedi naturali, come miele per i bambini sopra un anno, per lenire la gola e calmare la tosse.
  • Farmaci: In genere, la bronchite virale non richiede antibiotici, ma nei casi batterici possono essere prescritti. Farmaci come antipiretici o antidolorifici vengono utilizzati per febbre e dolori, sempre sotto controllo medico.
  • Evitare irritanti: Fumo, smog o polveri irritano ulteriormente le vie respiratorie e dovrebbero essere evitati.

Antibiotici per bronchite nei bambini

Gli antibiotici per la bronchite nei bambini vengono prescritti solo in casi specifici, poiché la bronchite è generalmente causata da virus e, in questi casi, gli antibiotici non sono efficaci. Nelle infezioni virali, il trattamento si concentra sul sollievo dei sintomi, come tosse e congestione, e sul riposo per favorire la guarigione.

Gli antibiotici vengono considerati se:
  • La bronchite è causata da un'infezione batterica: Anche se raro nei bambini, se un'infezione batterica viene identificata o sospettata, il pediatra può prescrivere antibiotici.
  • I sintomi persistono o peggiorano: Se la tosse, la febbre o il malessere continuano oltre 10-14 giorni o peggiorano, il medico può valutare la presenza di un'infezione batterica secondaria.
  • Il bambino ha un sistema immunitario indebolito o una condizione respiratoria cronica, come asma o fibrosi cistica. In questi casi, la bronchite può evolvere più facilmente in infezione batterica.
Gli antibiotici per la bronchite nei bambini vengono prescritti solo se il medico conferma un’infezione batterica, poiché la bronchite è di solito virale e quindi non risponde agli antibiotici. Quando necessari, i tipi di antibiotici più comunemente usati per le infezioni batteriche respiratorie includono:

  • Amoxicillina: Un antibiotico della famiglia delle penicilline spesso usato come prima scelta per le infezioni respiratorie. È ben tollerato dai bambini e ha un ampio spettro d’azione contro molti batteri.
  • Amoxicillina-clavulanato: Una combinazione di amoxicillina con acido clavulanico, efficace contro batteri resistenti. Viene usato quando l’amoxicillina da sola non è sufficiente o per infezioni più complesse.
  • Macrolidi (come Azitromicina o Claritromicina): Utilizzati se il bambino è allergico alla penicillina o se si sospetta un’infezione causata da batteri atipici, come la Mycoplasma pneumoniae.
  • Cefalosporine: In caso di allergie alla penicillina, alcune cefalosporine, come cefuroxima o cefaclor, possono essere una buona alternativa.
Ogni prescrizione deve essere fatta dal pediatra, che valuta la storia clinica del bambino e il tipo specifico di infezione. È importante seguire attentamente le istruzioni e completare l’intero ciclo di antibiotici per evitare recidive e resistenze batteriche.

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