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Cos'è l'alveolite dentale

Cos'è l'alveolite dentale
Questo articolo è stato corretto e revisionato dalla Dottoressa Rosa Orlando

L'alveolite dentale è un'infiammazione acuta dell'alveolo, ovvero la cavità ossea che ospita le radici dei denti: si tratta di una condizione che si verifica spesso come complicazione post-estrattiva, ossia dopo la rimozione di un dente, principalmente dei molari.

Succede che, dopo l’estrazione, avviene la formazione di un coagulo di sangue nell'alveolo, fondamentale per proteggere l'area dall'infezione e facilitare la guarigione ma, in alcuni casi, questo coagulo non si forma correttamente, si stacca prematuramente o non si forma affatto, portando a infiammazione e dolore.

Cause di alveolite dentale

Le cause precise dell'alveolite dentale, oltre a quel che abbiamo appena anticipato, non sono del tutto note, ma diversi fattori possono contribuire allo sviluppo di questa condizione:

  • Il fumo è uno dei fattori di rischio più riconosciuti per l'alveolite dentale: la nicotina presente nel tabacco riduce la disponibilità di ossigeno nei tessuti, rallentando la guarigione e aumentando il rischio di infezione.

  • Eventuali infezioni preesistenti nel dente o nei tessuti circostanti possono predisporre all'alveolite: parliamo di carie profonde, pulpiti e granulomi che rendono l'estrazione più complicata e aumentano il rischio di complicazioni post-operatorie.

  • Un intervento chirurgico traumatico, specialmente in presenza di denti mal posizionati, può danneggiare i tessuti parodontali e predisporre all'alveolite: in questi casi, capita che estrarre i denti del giudizio possa risultare più complesso e aumentare il rischio.

L’ipotesi più accreditata resta quindi la disintegrazione del coagulo post-estrattivo, che è essenziale per proteggere l'alveolo e facilitare la formazione di nuovo tessuto osseo e che, se assente, espone l'osso e i nervi sottostanti all'infezione.

Fattori secondari

Ci sono poi da prendere in considerazione anche fattori che possono predisporre al disturbo, quali:

  • Assunzione di anticoncezionali: gli estrogeni presenti in questi farmaci possono influenzare la guarigione delle ferite.

  • Vasocostrittori: utilizzati in anestesia locale, possono ridurre il flusso sanguigno e rallentare la guarigione.

  • Scarsa igiene orale: può favorire l'insorgenza di infezioni che complicano la guarigione post-estrattiva.

  • Malattia parodontale cronica: indebolisce i tessuti gengivali e ossei, rendendo più probabile lo sviluppo di alveolite.

Come si presenta l’alveolite dentale

I sintomi dell'alveolite dentale di solito iniziano a manifestarsi 2-4 giorni dopo l'estrazione del dente e il dolore intenso e improvviso è il segnale più evidente, che tende a irradiarsi dalla sede dell'estrazione verso le aree circostanti.

Altri sintomi includono:

  • L'alitosi è un sintomo comune, causata dalla decomposizione del coagulo e dalla possibile presenza di infezione nell'alveolo.

  • I linfonodi sottomandibolari possono ingrossarsi e diventare dolorosi.

  • Può manifestarsi gonfiore sulla gengiva intorno all'alveolo.

  • In alcuni casi, può comparire febbre, sintomi di un'infezione sistemica.

  • L'alveolo appare vuoto e di colore grigiastro e, in rari casi, può esserci secrezione purulenta.

Nei casi più gravi, l'infiammazione può estendersi all'osso, portando a osteite.

Come si cura l’alveolite?

Il trattamento dell'alveolite dentale è principalmente sintomatico, ovvero volto a ridurre il dolore e a promuovere la guarigione.

Il dentista potrebbe decidere di applicare medicazioni analgesiche direttamente nell'alveolo per alleviare il dolore: vengono solitamente sostituite quotidianamente finché il paziente non avverte più dolore. Allo stesso tempo, potrebbe essere indicato utilizzare collutori o gel a base di clorexidina 0,2% per aiutare a mantenere pulita l'area e prevenire ulteriori infezioni, mentre gli analgesici topici, come la lidocaina, possono essere applicati per alleviare il dolore localmente.

In alcuni casi, il medico può prescrivere antinfiammatori e antibiotici per controllare l'infiammazione e prevenire l'infezione: ricordiamo che è importante seguire attentamente le indicazioni del medico riguardo ai dosaggi e ai tempi di somministrazione.

Inutile dire che è fondamentale mantenere una buona igiene orale sempre: utilizzare uno spazzolino a setole morbide e fare lavaggi con acqua fisiologica per rimuovere i residui alimentari dall'alveolo sono pratiche fondamentali.

In casi più gravi, il dentista può eseguire un cosiddetto curettaggio, ovvero un’operazione di pulizia profonda dell’alveolo, seguito da un lavaggio e l'applicazione di una medicazione antidolorifica.

Rimedi Naturali

Tra i rimedi naturali (da prendere in considerazione sempre sotto consiglio medico) l'applicazione di eugenolo, una sostanza estratta dai chiodi di garofano, può offrire sollievo dal dolore grazie alle sue proprietà analgesiche, mentre l’ossido di zinco può essere utilizzato per proteggere l'alveolo e promuovere la guarigione.

Il nostro consiglio è quello di prevenire l'alveolite dentale, seguendo le istruzioni post-operatorie del dentista, quindi evitare il fumo, mantenere una buona igiene orale e seguire una dieta fatta di pietanze morbide nei giorni successivi all'estrazione, per ridurre il rischio di complicazioni.

In ogni modo, l'alveolite dentale, sebbene fastidiosa, non è una condizione grave e con una corretta gestione e il supporto del dentista, guarisce solitamente entro 1-2 settimane, basta non sottovalutarne i sintomi e rivolgersi subito al dentista per evitare complicazioni.

Se hai qualche dubbio oppure vuoi semplicemente approfondire l’argomento, contattaci. Il nostro team di professionisti è a tua totale disposizione.

  • 17/ 06/ 2024
  • Categoria: Salute
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