cos'è l'ossiuriasi, come riconoscerla e come debellarla

Questo articolo è stato corretto e revisionato dalla Dottoressa Rosa Orlando

Ossiuriasi

L’ossiuriasi è un’infezione parassitaria molto diffusa tra i bambini in èta scolare e pre-scolare. Il parassita che la causa è l’enterobius vermicularis, noto come “ossiuro”, da cui il nome del disturbo, un vermetto di colore bianco che si va ad insinuare, generalmente, nella parte finale dell’intestino che si trova tra il colon e l’ano. Gli esemplari femmine arrivano a produrre fino a circa 10.000 uova e, di notte, si sposta verso l’ano, le deposita e muore. A questo punto, le larve che nascono, in genere, raggiungono il colon; possono anche raggiungere altre parti del corpo a causa del fatto che causano prurito e, portando quindi il bambino a grattarsi, possono passare alle mani e, in seguito, alla bocca. Da qui, arrivano alla parte alta dell’intestino, ancorandosi alle sue pareti e chiudendo il ciclo in 4-6 settimane.

Il sintomo principale è il prurito intenso, che si acuisce di notte, inoltre, lo sfregamento proveniente dal grattarsi, può causare lesioni cutanee ed eventuali infezioni batteriche. Altri sintomi possono essere:

  • Meteorismo;
  • Feci poco formate;
  • Dolori addominali;
  • Tosse secca;
  • Bruxismo notturno (digrignare i denti).
  • Nelle bambine le larve possono giungere fino alla vagina e annidarsi tra le piccole e le grandi labbra provocando una secrezione biancastra (leucorrea).

Cause dell'ossiuriasi

L’ultimo aspetto analizzato nel paragrafo precedente è molto importante e deve far alzare la guardia, nei confronti di tale parassita, anche agli adulti, in quanto, la natura di infezione a trasmissione oro-fecale, può essere la causa che porta il parassita a contagiare anche questi ultimi in diversi modi:

  • Condivisione degli asciugamani con i più piccoli;
  • Lenzuola ove è presente il parassita;
  • Utilizzo degli stessi sanitari.

Le uova dell’ossiuro sono resistenti all’ambiente esterno e restano infettive fino a tre settimane, mentre il parassita sopravvive a lungo a basse temperature, ma non tollera quelle alte.

Rimedi per l'ossiuriasi

Prima di tutto è bene ispezionare (al mattino) accuratamente la zona anale e perianale dove si possono trovare le femmine degli ossiuri che sono come piccoli e mobili filamenti biancastri. Per accertarsi della loro presenza, recarsi da un pediatra che, in ogni caso, va consultato in presenza di questo disturbo, dato che prescriverà dei farmaci nella dose appropriata, in base al peso e all’età del bimbo. Questi ultimi sono in grado di eliminare i parassiti ma non le loro uova, per tal ragione si assumono due dosi, a distanza di due settimane l’una dall’altra, per eliminare i vermi nati dalle uova rimaste. Al fine di evitare ricadute, si raccomanda di osservare delle corrette norme igieniche e di fare attenzione nella condivisione degli spazi e degli oggetti di comune utilizzo, sia in famiglia, sia con tutte le altre persone che vi interagiscono.


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